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Divani: quale stile scegliere?


Considero il divano il protagonista assoluto della zona living, per questo ho deciso di occuparmi dell'argomento in un articolo specifico e approfondito, che fosse utile a tutti coloro che sono alla ricerca del proprio nuovo divano o a chi ha intenzione di dare un volto diverso al proprio salotto, partendo dal suo protagonista.


Non è semplice orientarsi tra i diversi stili in commercio, soprattutto non è facile scegliere il più adatto alle proprio esigenze e al mood dell'abitazione in cui esso andrà ad inserirsi o di cui costituirà il fulcro.

Nella mia ricerca mi sono imbattuta in pezzi di design notevoli, in soluzioni attraenti, soluzioni moderne, particolari, funzionali o prettamente estetiche. Tutte interessanti, tutte degne di un commento, poiché molti sono gli approcci a questo arredo, e molte sono le sue possibilità di impiego.


Vediamo insieme cosa ho preparato per voi: ho deciso di raggruppare le proposte tra loro simili per rendere più fluido il confronto. Tenete conto che gli arredi che andrò a mostrarvi possono anche solo semplicemente servire da spunto per il divano che andrete a scegliere, in quanto esemplificativi di uno stile ritrovabile anche in altri brand.



1. Tra le curve: feeling vintage e soffice lusso

"Dandy" - Chris Martin - Massproductions

Disponibile nelle versioni da due o da quattro posti, "Dandy" cattura l'attenzione per le sue forme sinuose, per le sue linee morbide e avvolgenti, che suggeriscono comodità e lusso.

Il disegno essenziale e moderno gioca anche con richiami vintage grazie alla curvatura e alla rotondità delle superfici, creando un vero e proprio oggetto del desiderio.

Come utilizzarlo: queste forme dinamiche sono adatte ad essere utilizzate sia a margine della stanza che al centro, in questo ultimo caso il divano creerà attorno a sè delle aree circostanti e dei "sentieri invisibili" che verrà automatico seguire girandovi attorno, fruendo in modo particolare della stanza in cui è situato.


"Free Form Curved Sofa" - Vladimir Kagan (1950)

Anche in questo caso ci troviamo faccia a faccia con un oggetto di design lussuoso e dalle linee dinamiche, ulteriormente elevato dal suo essere un pezzo vintage.

Come utilizzarlo: un divano vintage è perfetto anche in contesti moderni, si può quindi collocare accanto ad altri oggetti di design importanti che ne richiamino il feeling retrò oppure giocare con gli opposti, facendolo diventare protagonista assoluto al centro di oggetti contemporanei a contrasto.


"Seymour" - Rodolfo Dordoni - Minotti

Qui voglio presentarvelo nella versione "vis-à-vis", in cui assume ruolo di protagonista della stanza, da posizionare al centro dello spazio. Le linee curve in questo caso evocano socialità e condivisione, connotando il divano di un ruolo importante: fulcro del living in quanto stanza della convivialità.

Come utilizzarlo: la sua simmetria lo rende adatto ad una posizione centrale nella stanza. Le forme, poi, suggeriscono di collocarvi tavolini bassi e rotondi seguendo la curvatura delle sedute.


"Pierre" - Rugiano

La collezione è composta da molteplici conformazioni, in questo caso le linee curve e sinuose interpretano lo spazio regalando un'atmosfera retrò, data dalle sedute lavorate a fasce e dalla linea che sottolinea il bordo di braccioli e schienale.

Come utilizzarlo: data la forma lineare dello schienale, meglio posizionato accostato contro una parete.



2. I modulari: per una flessibile contemporaneità

"Marechiaro XIII" - Centro Ricerca Arflex - Arflex (1976)

In netto contrasto con le decorative forme curve precedentemente esposte, questo divano è disegnato con linee pulite ed essenziali, tanto che, disegnato nel '76, è ancora estremamente attuale. Si struttura con moduli per poter configurare molteplici forme e composizioni, ogni modulo è imbottito singolarmente, ed è del tutto sfoderabile (eccetto che nella versione rivestita in pelle).

Come utilizzarlo: questo dipende ovviamente dalla forma finale che la composizione assume; consiglio di strutturarlo attorno ad un immaginario centro attorno cui posizionare le sedute orientate in varie direzioni per creare con il divano una sorta di "isola" al centro della stanza.


"Tufty-Time" - Patricia Urquiola - B&B Italia (2005)

Il divano, sotto commento stesso della progettista, è nato come rilettura delle tradizionali tipologie di imbottiti trapuntati del passato, per creare una seduta libera e versatile, composta da moduli. L'intento progettuale è decisamente rispettato, infatti per formare questo divano vi sono a disposizione diversi moduli: centrali, angolari, terminali con bracciolo alto o basso. Insomma, ognuno può configurare al meglio secondo spazi ed esigenze.

Come utilizzarlo: va pensato e composto come luogo di incontro e di estremo relax, luogo accogliente e confidenziale. I moduli possono creare divani tradizionali ma anche vere e proprie isole-seduta in cui abbandonarsi, meglio quindi situarlo come fulcro dell'ambiente, sia in case moderne che più tradizionali per creare un contrasto interessante.


"Lawrence" e "Freeman" - Rodolfo Dordoni - Minotti

"Lawrence"

"Lawrence"

"Freeman"

"Freeman"

L'eleganza di Minotti e soprattutto la raffinatezza che si cela dietro il design di Dordoni in questi due divani mi hanno davvero colpita favorevolmente. Apro una parentesi anche riguardo il lavoro di styling che si trova dietro le immagini sul sito, che permettono davvero di cogliere appieno la bellezza delle forme e l'accuratezza progettuale che io ho avvistato.

Entrambi i divani si strutturano per mezzo di volumi ben definiti con linee marcatamente orizzontali; "Lawrence" permette la combinazione di diversi elementi in modo versatile per creare soluzioni dinamiche ed eleganti in ogni ambiente. "Freeman", invece, è pensato per avere due anime: l'una più morbida e accogliente e l'altra più adatta alla vita contemporanea, frenetica e dinamica.

Come utilizzarli: entrambi, bellissimi e di gusto, si adattano ad ogni ambiente e si caratterizzano per l'esserne inevitabilmente protagonisti con la loro mole e la loro struttura modulare e personalizzabile. Sono davvero innamorata di queste due soluzioni, attuali e al contempo evergreen. Raffinate e al contempo dinamiche.



3. Estetica giapponese: il minimalismo contemporaneo

"Eda-Mame" - Piero Lissoni - B&B Italia

Ispirato al fagiolo della soia e ad una filosofia prettamente orientale, questo divano si discosta del tutto dai precedenti, sebbene sia anch'esso composto da curve sinuose. Infatti, è evidente il tratto contemporaneo che lo disegna, rendendolo quasi una superficie astratta piuttosto che una comoda zona dove rilassarsi.

Come utilizzarlo: chiaramente poco adatto alla comodità del film domenicale, meglio se concepito come una seduta "di passaggio", estrema, di design impalpabile e allo stesso tempo incisivo.


"Bonsai" - Claesson Koivisto Rune - Arflex (2016)

Le morbide curve delle sedute, concepite per richiamare alla mente le forme dei cespugli che si trovano nei giardini in stile giapponese (che a loro volta si ispirano alle nuvole) sono in netto contrasto con il rigido supporto in legno che fa da piattaforma. Il tutto ricorda una piccola pianta di bonsai contenuta in un vaso; la struttura in legno è poi una parte a se stante, su cui appoggiare libri o altri oggetti.

Come utilizzarlo: il suo stile lo rende un divano con una forte presenza estetica, difficile non notarlo se inserito nel contesto di una casa in stile occidentale. Detto questo, se siete appassionati cultori dello stile giapponese (come la sottoscritta), potreste abbinarlo ad altri elementi circostanti che ne riprendano il gusto: tavolino, oggetti di decoro. Oppure, al contrario, renderlo l'elemento unico svettante nella stanza con le sue particolari caratteristiche estetiche.


"Tape" - Nendo - Minotti

Progettata dallo studio Nendo, diretto da Oki Sato, la collezione di cui fa parte il divano si declina anche in poltrone e pouf. Il disegno è esplicitamente di tradizione orientale, lo si nota dalle forme morbide e dalle proporzioni tra gli elementi.

Come utilizzarlo: la sua linea raffinata e avvolgente e il suo stile particolare lo rendono adatto a dare tono ed eleganza ad una stanza living impreziosita da arredi nei toni del nero, dell'avorio, dell'oro.


"Lovely Day" - Marc Sadler - Désirée (Gruppo Euromobil)

Dello stesso progettista vi è anche il divano "Haneda", molto simile come concetto e come linee, e spiccatamente orientale nei tratti. In questo caso però ho deciso di parlarvi di "Lovely Day" poiché, a differenza di "Haneda", presenza struttura portante in metallo che lo solleva di molto da terra, creando un disegno molto pulito e contemporaneo.

Come utilizzarlo: l'essenzialità delle sue linee lo rende adatto ad un living dinamico, tecnologico e conviviale. Adatto ad essere collocato al centro della stanza, in posizione privilegiata.



4. Imparare dai classici: tra linee tradizionali e rivisitazioni contemporanee

"Face to Face" - Gordon Guillaumier - Tacchini

Originale interpretazione del divano come luogo di incontro, appunto, faccia a faccia. I due schienali infatti sono rivolti l'uno verso l'altro per favorire la conversazione. L'aspetto complessivo mi ricorda molto le linee dei divani del passato.

Come utilizzarlo: da posizionare a centro stanza, in modo plateale e consapevole, come fosse un gesto di sfida.


"Atoll" - Antonio Citterio - B&B Italia

In questo caso, oggetto della rivisitazione è stato il "bolster", ovvero il "cuscino a rullo". Questo elemento è accostato ad una struttura di sostegno sottostante rigorosa ed essenziale, per rendere l'insieme molto contemporaneo.

Come utilizzarlo: le composizioni possibili sono molteplici, gli si possono anche affiancare delle poltrone lateralmente. Il suo stile suggerisce al contempo contemporaneità e tradizione, per questo lo vedo molto bene in case con molteplici stili d'arredo. E' molto elegante e di grande presenza visiva al centro della stanza.


"Naviglio" - Umberto Asnago - Arflex (2007)

Rigore formale e linee squadrate per "Naviglio", ammorbiditi però dall'uso di materiali e rivestimenti di grande comfort.

Come utilizzarlo: lo consiglio nella versione rivestita in pelle perché ben si abbina alle forme squadrate che lo compongono, e allo stesso tempo mitigano e ingentiliscono la sua apparente rigidità. Per esperienza personale, il divano in pelle ha bisogno di attenzioni e cure per essere ben mantenuto nel tempo, ma garantisce anche un grande impatto visivo nella stanza, soprattutto se il resto degli arredi gioca con toni chiari e accenti in nero proprio come nella foto che vi ho mostrato.


"Platz" - R&S Désirée - Désirée (Gruppo Euromobil)

Al pari del precedente, una struttura sottostante (in metallo cromato e alluminio) sopraeleva la seduta che è disegnata con linee piuttosto "tradizionali".

Rispetto a "Naviglio", però, trovo che in questo caso la morbidezza dei materiali sia ancora più evidente a garantire grande comfort in una soluzione elegante, moderna e semplice da inserire nel contesto del living della propria casa.

Come utilizzarlo: la leggerezza visiva rende questo divano molto bello esteticamente e adattabile ad ogni ambiente. Una soluzione comoda e semplice, non troppo tradizionale o formale.


La lunga carrellata di divani è ora giunta al termine, ricordate: il divano che sceglierete diventerà un elemento molto importante nella stanza, non va trascurato, va posta attenzione alla qualità di:

imbottiture;

cuciture;

struttura portante;

forme;

dimensioni.


Spero di avervi dato consigli utili, spunti interessanti e di avervi fatto conoscere nuovi brand per permettervi di scegliere il vostro divano: di qualità, adatto alle vostre vite e alle vostre case.

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